Ciclismo e climate change. Cosa c’entra uno degli sport più amati dagli italiani con il riscaldamento terrestre? I ricercatori dell’Università belga di Ghent, analizzando circa duecento ore di filmati del Giro delle Fiandre, hanno evidenziato le modificazioni subìte dalla natura circostante il percorso di gara. Dopo l’esame delle riprese delle edizioni dal 1981 al 2016 della competizione internazionale, gli accademici hanno registrato come negli ultimi anni gli alberi abbiano messo le foglie e siano fioriti in anticipo rispetto agli anni Ottanta. Nel dettaglio, un albero generalmente non aveva foglie in aprile fino alla fine di questo decennio, mentre nel 2016 la probabilità era impennata al 67%. Un dato motivabile con l’aumento costante della temperatura globale (nelle Fiandre è cresciuta di un grado centigrado e mezzo). La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Methods in Ecology and Evolution, ha preso in esame 46 piante fra alberi ed arbusti, stimando quante foglie e fiori avessero ogni anno. Questo studio, fra l’altro, assume una particolare rilevanza in quanto la metodologia impiegata potrà essere riportata per l’analisi di parametri quali la salute degli alberi, i livelli delle acque e l’impatto delle specie aliene invasive.