3 dicembre 2018 – Un quadro complesso quello che emerge dagli studi condotti da Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, e dalle Agenzie ambientali nazionali, sui casi di inquinamento avvenuti in Italia tra il 2017 e l’anno in corso. Sono infatti 217 le istruttorie di danno ambientale che riguardano casi relativi a tutto il territorio nazionale. Si tratta di un numero di indagini in aumento, dovuto alle crescenti azioni giudiziarie e alla maturazione di una sensibilità ambientale presso i cittadini. Un convegno organizzato dall’Ispra a Roma ha scattato una fotografia dello stato delle cose: tra le regioni con più istruttorie all’attivo figura in testa la Sicilia con 38 casi, seguono Campania, Puglia e Toscana. Tra gli illeciti invece si contano quelli che riguardano la gestione dei rifiuti (41%), le violazioni in materia di edilizia e paesaggio (19%) e gli scarichi fuori norma (5%). Gli ecoreati, tra cui figurano i profili di disastro ambientale, inquinamento, omessa bonifica, pesano invece per l’8%, percentuale che include anche gli illeciti relativi alle emissioni in atmosfera e quelli che interessano l’Autorizzazione Integrata Ambientale.