22 febbraio 2019 – Un ottimo esempio di economia circolare applicata. È quello ideato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova che con il progetto Smart Materials intende dare nuova vita agli scarti ortofrutticoli trasformandoli in bioplastica. Un processo altamente tecnologico che prevede la conversione del vegetale in bioplastica tramite un processo acquoso, fino alla preparazione di compositi (100% da fonti sostenibili) termoplastici e termoformabili. Un primo utile impiego del materiale biodegradabile sarebbe quello per la produzione di imballaggi per la stessa frutta e verdura. Un vantaggio sistemico verrebbe poi dalla prevenzione dello smaltimento dei rifiuti organici, con conseguente risparmio in termini energetici e di consumo di risorse. Basti anche solo pensare alla quantità di ortaggi che restano invenduti nei mercati e supermercati in Italia e che spesso sono destinati al macero: un’opzione non certo in grado di valorizzare il potenziale che insalata, zucchine piuttosto che mele e banane possono avere se opportunamente trattate.