17 luglio 2019 – Quando si parla di montagna si evocano spesso bellezze paesaggistiche e scenari da fiaba. Certamente infatti le montagne sono scrigni di magnifici tesori naturali, habitat contraddistinti da una straordinaria ricchezza di flora e fauna. Una risorsa mondiale i cui ecosistemi vanno preservati per garantire il benessere non solo degli abitanti delle stesse aree montane (oggi sono più di un miliardo di individui in tutto il globo) ma anche la salute del Pianeta. Le montagne rappresentano un macro cosmo rivelatore dei grandi cambiamenti che stanno interessando il mondo: a partire dai cambiamenti climatici fino all’inquinamento atmosferico, all’equilibrio faunistico e alla disponibilità di cibo per le popolazioni. Temi decisivi per l’avvenire stesso della Terra che impongono di essere affrontati subito per evitare danni che altrimenti non saranno più sanabili. Criticità, queste, a cui il Programma internazionale di ricerca e formazione sulla gestione sostenibile delle aree montane (Ipromo) vuole dare una risposta: si tratta infatti di un’iniziativa che mette a disposizione di giovani studiosi da tutto il mondo un corso sullo sviluppo montano sostenibile organizzato ogni anno dal segretariato della Mountain partnership, che è parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) insieme con l’Università di Torino e l’Università della Tuscia.