Dall’autobus alla bici, ecco come cambia la mobilità post-Covid

16 settembre – Cambio di rotta per la mobilità in città: si preferisce l’auto privata e la bicicletta, meno i mezzi di trasporto pubblici. A confermare la trasformazione degli spostamenti è l’indagine “How COVID-19 Will Shape Urban Mobility”, condotta dalla società di consulenza Bcg che ha coinvolto 5.000 abitanti delle principali città degli Stati Uniti, Cina e dell’Europa occidentale (Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito) per comprendere le nuove priorità in materia di spostamenti urbani.

Le scelte di trasporto subiscono forti variazioni, complice l’attenzione alla distanza sociale e alla pulizia. Si preferiscono modalità di viaggio che limitano il più possibile i contatti con le altri persone: nei Paesi dove è stata condotta la ricerca, infatti, il 40 – 60% degli intervistati prediligono gli spostamenti individuali rispetto all’utilizzo dei mezzi pubblici, ad eccezione della Cina dove le persone sembrano più disposte a utilizzare i trasporti pubblici rispetto all’America e all’Europa.

In Italia invece è il 37% che preferisce l’utilizzo dell’auto privata, della bicicletta, del monopattino e delle camminate piuttosto che optare per i trasporti pubblici o i servizi di sharing. Sempre secondo la ricerca, nei prossimi 12-18 mesi a vincere nel Bel Paese sarà la bicicletta, con un quarto degli italiani che sceglierà le due ruote per spostarsi in città.

 

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