Il cappotto verde per l’efficienza energetica delle case

L’Agenzia Nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico ENEA ha pubblicato i risultati di un progetto pilota per l’efficienza energetica.

A partire da una parete vegetale poggiata su un sistema estensivo di tetto – giardino di un’abitazione, è stato avviato uno studio delle interazioni tra le coperture verdi, i flussi energetici, il microclima e il comfort interno.

E la natura ha risposto come sempre con una grande sorpresa. Tetti e pareti verdi, infatti, contribuiscono in modo considerevole alla riduzione dell’effetto “isola di calore”, che durante i periodi caldi provoca un aumento del carico elettrico fino all’ 8% in più; ne deriva un minor uso della climatizzazione, che equivale a meno emissioni di gas serra come CO2, metano, fluorurati e vapore acqueo.

Inoltre, queste soluzioni portano vantaggi all’intero contesto urbano: le coperture degli edifici rappresentano il 20% della superficie totale di una città e ricoprirli di vegetazione permetterebbe di assorbire fino al 50% di acqua piovana, regolandone così il deflusso nel sistema idrico locale. Un contributo non meno importante riguarda il miglioramento della qualità dell’aria, considerato che 25 m2 di superficie vegetale generano ossigeno per una persona e 1m2 elimina 0,2 kg di particolato in aria.

Nella pratica, piante ed essenze vegetali coltivate su tetti, terrazzi e pareti esterne possono portare consistenti risparmi in bolletta e un miglioramento dell’isolamento termo-acustico e del comfort abitativo delle abitazioni.

Da aggiungere senz’altro, il piacere per gli occhi e per la mente.

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