7 giugno 2019 – Nella percezione comune il termine Smart è sinonimo di tecnologia. L’attuale universo tecnologico permette uno sviluppo urbano guidato da soluzione intelligenti che definiscono il modello “Smart City” basato sull’applicazione dell’ICT (Information Communications Technology) per migliorare la qualità della vita attraverso un efficiente utilizzo delle risorse naturali, economiche e umane. Il termine Smart nasce negli anni ’90 ma ad oggi non esiste una definizione univoca, ne deriva che il termine sia spesso sinonimo di tecnologia. Il concetto di smart city ha oggi raggiunto una tale popolarità da oscurare spesso il fine ultimo per il quale è stato concepito: lo sviluppo urbano sostenibile. Ne deriva che la tecnologia è un mezzo necessario ma non sufficiente. Uno studio australiano del 2018 è stato tra i primi a valutare una connessione tra sostenibilità e smart cities, i risultati hanno dimostrato l’assenza di relazione tra i progetti smart e riduzione di CO2. Un team di ricercatori dell’università di Copenaghen ha definito la smart city come una combinazione di settori chiave con prestazioni declinate in 6 macro aree: economia, persone, governance, mobilità, ambiente e vita. È fondamentale stabilire un network fra i diversi settori affinché nessun sistema operi isolato ma operi in maniera sinergica e coerente con gli obiettivi reali della sostenibilità