L’economia dell’usato produce un vantaggio per l’ambiente

Comprare e vendere oggetti usati è un atto in grado di produrre effetti benefici per l’ambiente. In Italia, nel 2017, la compravendita di prodotti usati online ha per esempio evitato che ben 21 milioni e mezzo di tonnellate di CO2 venissero immesse nell’atmosfera. Un risparmio pari a 4,4 milioni di voli andata e ritorno da Roma a New York, a un anno senza traffico nella Capitale o alla produzione di quasi 7 miliardi di chili di pasta, di 18 milioni di divani o di 329 milioni di sneakers. A rivelare queste evidenze è stato la ricerca di Subito.it, portale leader nel nostro paese di vendita di merci di seconda mano, che ha monitorato l’impatto delle compravendite sulla propria piattaforma. Per continuare con gli esempi, la produzione di un solo divano richiede 250 chili di CO2 e la compravendita di un’auto evita l’emissione in atmosfera di 5,6 tonnellate. Ulteriori benefici derivanti dallo sviluppo dell’economia dell’usato riguardano il risparmio di risorse: in Italia lo scorso anno il second hand ha consentito il risparmio di 245mila tonnellate di plastica, con cui si potrebbero produrre 4,6 miliardi di bottiglie Pet da 2 litri oppure 34,7 miliardi di buste di plastica, e 153mila 830 tonnellate di alluminio che corrispondono a 10,3 miliardi di lattine.

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