30 giugno – Inquinamento da plastica e altre sostanze nocive, sovra sfruttamento delle risorse ittiche. Queste le principali minacce alla salute dei mari europei come sottolineato in un recente documento di ricerca pubblicato dall’Agenzia europea per l’ambiente (Aea). Soltanto il 12,7% delle aree continentali può definirsi libero da fonti inquinanti ed è piuttosto difficile che i Paesi membri dell’Unione riescano a centrare l’obiettivo di “buono stato ambientale” fissato a quest’anno. La situazione è grave ma non ancora compressa, sostiene il report. Una possibile soluzione per migliorare le condizioni dei nostri mari è quella di garantire l’applicazione in toto delle misure e delle politiche già presenti negli ordinamenti statali, incrementando e allargando le reti di relazione tra i partner europei così come il coordinamento interregionale attraverso l’attuazione delle norme previste dal moderno quadro legislativo europeo. Da parte sua nel frattempo, la Commissione Ambiente, oceani e pesca attuerà una revisione della direttiva quadro sulla strategia marina allo scopo di verificare i margini di ottimizzazione del piano.