6 maggio 2019 – Jeans strappati, usurati dal tempo e non più di moda. Sono queste le caratteristiche dei jeans scelti dal designer trevigiano Alessandro Crosato e dal fotografo Piergiorgio Torresan per realizzare un’installazione multisensoriale, in linea con il dodicesimo punto dell’Agenda 2030 dedicato a consumi e produzioni responsabili, volta a sensibilizzare sui temi del riuso e del riciclo degli abiti.
L’idea della loro installazione parte un anno fa, quando i due artisti hanno raccolto alcuni jeans destinati a essere cestinati perché non più di moda. I due hanno ricoperto i pantaloni con diversi elementi come corteccia d’albero, fogliame, frutta, ferro e cenere e li hanno sotterrati in provincia di Treviso. Un anno dopo, i jeans decomposti sono stati tirati fuori e fotografati da Torresan, con l’intento di dare dignità a un capo ormai non più utilizzabile ma diventato ora un’opera d’arte per ispirare nuovamente la moda secondo la circolarità della creatività.
L’installazione multisensoriale, accompagnata dalle riproduzioni dei suoni della natura e dai profumi del bosco, rimarrà esposta fino al 2 giugno al Museo Bailo di Treviso.