Sostenibilità e stile. I millennial premiano capi e accessori di moda di seconda mano

Il fenomeno non è certo nuovo, ma registra oggi un ulteriore accelerazione. Parliamo dell’acquisto di abbigliamento e accessori di moda di seconda mano da parte dei giovani. Una tendenza rilanciata dalla crescita di piattaforme online di compravendita, da un rinnovato approccio ispirato ai valori della sostenibilità ambientale e dalla voglia di dotarsi di un pezzo unico e irriproducibile. Sono sempre di più i millennials e i giovani della cosiddetta generazione Z che stanno sostenendo lo sviluppo di questo mercato, dalle ampie possibilità di crescita anche in un momento di crisi come quello attuale. Secondo una recente ricerca internazionale, il tema della tutela ambientale, evitando di comprare un prodotto nuovo e quindi il consumo di risorse vergini, sembra essere alla base di questo comportamento di acquisto in espansione. I giovani consumatori inoltre…

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Italia: assegnate 51 bandiere gialle della ciclabilità

Salgono a 51 le bandiere gialle che testimoniano il grado di ciclabilità dei Comuni italiani, assegnate dalla Federazione italiana ambiente e bicicletta (FIAB) nel 2021. Sono 5 i nuovi ingressi della quarta edizione di ComuniCiclabili: Ancona, Camisano Vicentino (Vicenza), Civitanova Marche (Macerata), Francavilla Fontana (Brindisi), Sassoferrato (Ancona). Fra gli altri 46 Comuni premiati, a 3 è andata una menzione particolare: Verona, Desio (Milano) e Torino sono passate da 2 a 3 bike-smile. In particolare Torino ha attuato una vera rivoluzione, ampliando le zone dedicate alle bici e introducendo nuove norme per le corsie ciclabili. Il riconoscimento ComuniCiclabili attribuisce un punteggio da 1 a 5, rappresentato da altrettanti bike-smile sulla bandiera, che si basano su 11 indicatori e quattro aree di valutazione che comprendono le infrastrutture urbane, il cicloturismo, la governance e…

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Spreco alimentare, nel 2020 cala dell’11,7 rispetto all’anno precedente

Durante il lockdown si è registrata una maggiore attenzione al consumo del cibo. A confermarlo è il report di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability (su rilevazione Ipsos) che sottolinea come, nel 2020, gli italiani sono riusciti a “salvare” dallo spreco 222mila tonnellate di cibo, con un risparmio di 376 milioni a livello nazionale. Secondo la ricerca, pubblicata in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione allo spreco alimentare, ogni cittadino del Bel Paese ha sprecato 27 chili di cibo a testa che, sebbene sia un numero ancora molto elevato, equivale a un calo dell’11,7% rispetto al 2019. A sprecare di più è il Sud Italia (+15%) rispetto al Nord (-8%) e Centro (-7%). Fanno bene i single che risultano più virtuosi e attenti al consumo di cibo rispetto alle…

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Il Guatemala è attento all’ambiente utilizzando sempre meno plastica

Un primo passo per la salvaguardia dell’ambiente può essere senza dubbio l’eliminazione della plastica monouso dalla propria attività. È questa infatti la scelta di uno street food di Totonicapán in Guatemala che ha deciso di sbarazzarsi di piatti e forchette di plastica sostituendoli con prodotti completamente green. Le vaschette delle patatine fritte sono state rimpiazzate dalle foglie di banano che diventano un contenitore perfettamente ecologico, mentre al posto delle forchettine vengono utilizzati dei semplici bastoncini in legno. Altra importante azione sostenibile del Guatemala è l’abolizione dell’uso di sacchetti di plastica nel comune di San Pedro La Laguna: una scelta fatta con l’obiettivo ultimo di contrastare l’inquinamento nel vicino lago Atitlán.

Fertilizzante bio dagli scarti delle barbabietole

Produrre fertilizzante a tecnologia avanzata dalla lavorazione degli scarti delle barbabietole. Un progetto italiano mira a ridurre l’impatto dell’agricoltura sull’ecosistema per contrastare l’inquinamento e gli effetti del cambiamento climatico. L’idea, che nasce dalla collaborazione di un’impresa agricola e di una cooperativa specializzata nel settore saccarifero, è finalizzata all’ottenimento di concime di alta qualità dai sottoprodotti della lavorazione di zucchero da barbabietole. Un progetto sfidante che consentirebbe di facilitare il riutilizzo e di dare nuova vita ad uno scarto oggi difficile da impiegare in agricoltura. Il tutto a vantaggio dell’ambiente, considerando il risparmio di risorse, la diminuzione della componente inquinante e la potenziale utilizzazione del ricavato su larga scala.

Dopo 25 anni il film Waterworld diventa un colossal sui cambiamenti climatici

4 novembre – Per tanto tempo considerato un flop della storia del cinema è diventato uno dei maggiori titoli di successo in chiave ambientale del catalogo Universal. Stiamo parlando di Waterworld, il film diretto da Kevin Reynolds e interpretato da Kevin Costner che dopo 25 anni ottiene il suo riscatto, contribuendo allo sviluppo della sensibilità green delle nuove generazioni. A riconoscergli questo merito un’inchiesta condotta dalla BBC Culture e supportata dalle recensioni del The Guardian e Forbes che l’hanno definita “una bomba a effetto ritardato” con sequenze memorabili, tanto che l’incipit è diventato oggetto di insegnamento alla University of Southern California.

Mascherine, l’importanza di smaltirle correttamente

9 ottobre – Più di 68 milioni di mascherine per una somma di oltre 270 tonnellate di rifiuti non biodegradabili. È la stima, elaborata da un’associazione ambientalista italiana, del potenziale inquinamento che sarebbe causato dallo scorretto smaltimento delle mascherine chirurgiche utilizzate dagli studenti italiane nelle scuole. Le mascherine, fondamentali e assolutamente indispensabili per la prevenzione del contagio da Coronavirus, rappresentano al contempo anche un potenziale inquinante per l’ambiente: i polimeri di cui sono composte, se disperse in terra o in acqua sarebbero in grado di danneggiare gli ecosistemi naturali per un lungo periodo anche perché non si tratta di materiali facilmente decomponibili. Per questo motivo è importante gettare le mascherine già utilizzate esclusivamente dentro un sacchetto chiuso da inserire poi negli appositi contenitori della raccolta di rifiuti indifferenziati, contribuendo in questo…

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Sprechi alimentari e lockdown: l’Italia virtuosa della quarantena

1 ottobre – Durante il lockdown il 51,6% degli italiani ha sprecato meno cibo rispetto al periodo precedente. A confermarlo è la ricerca “Covid-19 lock-down e distanziamento sociale: l’impatto sullo spreco alimentare nelle famiglie italiane” condotta dal Distal, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari di Bologna, su dati raccolti da Msi-Aci Europe nell’ambito della campagna Spreco Zero. Fra i cibi meno sprecati al primo posto troviamo farina e lievito (43,2%), seguite dalle carni rosse (42,8%) e da quelle bianche (40,7%). E anche se l’Italia è riuscita a ridurre lo spreco alimentare durante il lockdown, per il nostro Paese il tema dello spreco del cibo è particolarmente delicato: si pensi che in un anno ogni cittadino spreca oltre 25 kg di cibo. Se consideriamo l’intera popolazione italiana, lo spreco alimentare aumenta…

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Al via la 23a edizione del Festival CineAmbiente

28 settembre – Dal primo ottobre torna il festival CineAmbiente dedicato ai film e documentari ambientali realizzati in Italia e all’estero. Fra i temi affrontati l’emergenza climatica, l’inquinamento e le ripercussioni dovute all’evoluzione della scienza e delle tecnologie, quest’ultimo affrontato sia in chiave positiva che negativa. L’edizione di quest’anno, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema, vede la programmazione di 65 film tra lungo, medio e cortometraggi provenienti da 26 Paesi, con l’anteprima di due documentari statunitensi, uno diretto da Ron Howard, regista di A Beautiful Mind, l’altro dai coniugi Josh e Rebecca Tickell. Italiana invece la pellicola di Ezio Maisto, realizzata attraverso il crowfunding, che racconta l’esperienza dei giovani ragazzi scesi in piazza per il clima.

Città circolari: Milano prima in Italia e quarta in Europa

23 settembre – Elevato utilizzo delle risorse e forte riduzione degli sprechi: questi i parametri che hanno confermato la leadership di Milano come città più circolare d’Italia. Per il secondo anno consecutivo, infatti, Milano è al primo posto, grazie all’elevato livello di raccolta differenziata, all’alto fatturato della vendita dell’usato e all’efficiente sistema di trasporto pubblico. Lo studio, condotto dal Censip – Centro studi in Economia e regolazione dei servizi, dell’industria e del settore pubblico dell’Università di Milano-Bicocca – vede sul podio anche Trento e Bologna, rispettivamente al secondo e terzo posto. Ad aggiudicarsi la sufficienza nella classifica sono soprattutto le città del Nord e del Centro-Nord. Fanno eccezione Genova, Verona e Aosta che rimangono sotto la media. Quest’anno la ricerca ha preso in considerazione non solo 20 città italiane, contro le…

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