Si stima che i rischi per la salute legati alle criticità ambientali causino ogni anno circa 12,6 milioni di morti. Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno avviato una nuova collaborazione per affrontare queste criticità, mettendo in campo misure contro l’inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e efficientare la gestione dei rifiuti. Gli obiettivi della nuova collaborazione saranno la definizione di un programma di lavoro congiunto e una riunione annuale ad alto livello per valutare i progressi e formulare raccomandazioni per una collaborazione continua. La nuova intesa è finalizzata all’implementazione di nuove sinergie per la ricerca congiunta, lo sviluppo di strumenti e linee guida, il rafforzamento delle capacità, il monitoraggio degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, i partenariati globali e regionali e il sostegno ai forum regionali sulla salute e l’ambiente. “C’è urgente necessità che le nostre due agenzie lavorino più strettamente insieme per affrontare le minacce critiche alla sostenibilità ambientale e al clima, che sono le fondamenta per la vita su questo Pianeta. Questo nuovo accordo riconosce tale realtà”, ha affermato il direttore esecutivo dell’Unep Erik Solheim. “La nostra salute è direttamente correlata alla salute dell’ambiente in cui viviamo. Insieme, i pericoli di aria, acqua e sostanze chimiche uccidono più di 12,6 milioni di persone all’anno e questo non deve continuare” ha dichiarato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.