Obiettivo dell’Unione Europea per il 2020, rispetto al consumo energetico dei Paesi membri, è di ridurre il consumo interno del 20% raggiungendo un consumo di energia primaria – la domanda totale di energia di un Paese – non superiore a 1.483 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) e un consumo finale di energia – l’energia effettivamente consumata dagli utilizzatori finali – non superiore a 1.086 Mtep.
Dal rapporto Eurostat sull’efficienza energetica del 2016, si evidenzia come dal 1990 la distanza dall’obiettivo dei consumi energetici abbia subito importanti variazioni: il 2006 è stato l’anno in cui si è registrata una maggiore lontananza dall’obiettivo fissato per il 2020 con un livello di consumo di 1.723 Mtep (16,2% in più), mentre il consumo minimo è stato registrato nel 2014 con 1.509 Mtep, pari all’1,7% in più. Negli ultimi anni l’Europa si è di nuovo allontanata dall’obiettivo del 2020: nel 2016 è stato registrato un consumo di energia primaria pari a 1.543 Mtep (4% in più) e un consumo di energia finale del + 2%.
In questo quadro una posizione di eccellenza è stata raggiunta dal nostro Paese che ha registrato, tra il 2006 e il 2016, una riduzione dei consumi energetici pari al 17,8%: percentuale che va oltre la media europea del 10,8%, arrivando a registrare livelli addirittura più bassi di quelli toccati nel 1996.