18 dicembre – Dal prossimo gennaio anche nella capitale russa saranno collocati cestini e cassonetti per la raccolta differenziata cittadina. Una decisione che comporterà una rivoluzione nella gestione dei rifiuti urbani nella principale città russa che fino ad oggi ne smaltisce la gran parte in discarica. La decisione di attivare la differenziazione dei rifiuti, in una metropoli che conta oltre 12 milioni di abitanti e produce circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti l’anno, rappresenta un notevole passo in avanti verso una politica ispirata ai principi di sostenibilità e riciclo e un tentativo di ridurre il gap che Mosca sconta rispetto alle altre grandi città d’Europa. La Russia, infatti, non essendo un Paese membro dell’Ue, non è obbligata al rispetto degli obiettivi di riciclo che sono tenuti a rispettare gli Stati dell’Unione. Questa decisione però sancisce l’inizio di un nuovo approccio ad un tema di ampio impatto ambientale e sociale come quello legato alla gestione delle materie di scarto.