Serve mezzo millennio per biodegradare una cannuccia di plastica

500 anni. Un tempo lunghissimo, quasi difficile da immaginare. Parliamo di quanti anni servirebbero affinchè un oggetto comune come una cannuccia di plastica possa biodegradarsi del tutto. I consumi mondiali di questo prodotto sono enormi: basti pensare che soltanto in Italia il consumo è pari a circa 2 miliardi all’anno. Una mole rilevante che purtroppo comporta un grave inquinamento quando la plastica è dispersa nell’ambiente. In particolare il mare risente di questo fenomeno, aggravato dal fatto che le cannucce sono realizzate in plastica non riciclabile. I dati italiani diffusi dal CNR non lasciano dubbi: dei 300 milioni di tonnellate di polimeri che ogni anno vengono prodotti, circa 12 milioni di tonnellate finiscono in acqua. I materiali in plastica poi, a contatto con l’acqua salina, si disciolgono lentamente producendo micro particelle che entrano nella catena alimentare marina. Sarebbero circa 1,25 milioni le tonnellate di microplastiche presenti nel solo Mar Mediterraneo. Un risultato purtroppo prodotto dalle cattive abitudini di alcuni, che rischiano di mettere in serio rischio la salute dell’ecosistema marino e non solo. Non mancano però le buone notizie, come la recente entrata in vigore della nuova norma sull’utilizzo dei sacchetti biodegradabili per la spesa e il bando alla commercializzazione di cotton fioc a partire dal 2019.

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