Sono 39 le città italiane “fuori legge” che nel 2017 hanno superato il limite di legge annuale di sforamento per le polveri sottili (PM10) e ozono (si tratta di 50 microgrammi per metro cubo al giorno, fino a un massimo di 35 superamenti consentiti all’anno). Ad attestarlo è il rapporto “Mal’Aria 2018 – L’Europa chiama l’Italia risponde?” di Legambiente che stila una classifica delle città italiane più inquinate.
In vetta Torino, per il secondo anno consecutivo, con 112 giorni di sforamenti in più rispetto alla soglia prevista dalla legge (rispetto al 2016, 26 giorni in più). Segue Cremona, che balza al secondo posto (dal tredicesimo del 2016) con 105 giorni. Medaglia di bronzo va ad Alessandria con 103 giorni, 38 giorni in più di superamento della soglia rispetto all’anno precedente. La città più inquinata del centro- Sud è Frosinone, al nono posto, con 93 giorni di superamento della soglia prevista. Venezia e Milano “migliorano” il loro livello d’inquinamento passando, rispettivamente, dal quarto all’ottavo posto – con 94 giorni – e dal terzo al settimo posto, con 97 giorni.
Non bisogna dimenticare che l’inquinamento causa, nella nostra Penisola, oltre 60 mila morti all’anno con dei costi per la sanità che oscillano fra i 47 e i 142 miliardi di euro.
Il quadro è drammatico e potrebbe costare all’Italia, ma anche alla Spagna e alla Germania, le sanzioni inflitte dalla Corte di Giustizia Europea.