Durante il lockdown si è registrata una maggiore attenzione al consumo del cibo. A confermarlo è il report di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability (su rilevazione Ipsos) che sottolinea come, nel 2020, gli italiani sono riusciti a “salvare” dallo spreco 222mila tonnellate di cibo, con un risparmio di 376 milioni a livello nazionale.
Secondo la ricerca, pubblicata in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione allo spreco alimentare, ogni cittadino del Bel Paese ha sprecato 27 chili di cibo a testa che, sebbene sia un numero ancora molto elevato, equivale a un calo dell’11,7% rispetto al 2019. A sprecare di più è il Sud Italia (+15%) rispetto al Nord (-8%) e Centro (-7%). Fanno bene i single che risultano più virtuosi e attenti al consumo di cibo rispetto alle famiglie con figli.