29 marzo 2019 – Papanek è stato il pioniere del design sociale e sostenibile, precursore del riciclo.
Progettare per il mondo reale, pubblicato nel 1971, è il libro di design più letto al mondo, affronta temi legati all’inclusione, alla giustizia sociale e alla sostenibilità, argomenti oggi di grande rilievo diventati presupposti imprescindibili. La progettazione responsabile, il riuso, il coinvolgimento delle minoranze sono tutti concetti trasformati in prototipi dal designer. Basti pensare alla sedia per gli obesi con problemi alla schiena, alla campagna Autocomplete Truth contro la discriminazione delle donne e alla Tin Can Radio, fabbricata con materiali riciclati e che costava l’equivalente di 90 centesimi. La Tin Can Radio era stata progettata per i Paesi poveri e usata per esempio in Indonesia, l’elettrodomestico fu avversato dalla comunità internazionale dei designer perché considerato brutto, ma aprì le porte del design a ciò che non era esteticamente valido ma funzionale e con una missione sociale. Papanek trova la risposta nelle tecnologie povere e nella messa al bando del modello di sviluppo industriale. I prototipi di Papanek sono oggetti per la casa come Umbrella Lamp, per l’infanzia, per quello che all’epoca si chiamava Terzo Mondo e oggi definiamo Paesi in via di sviluppo e per la mobilità low-cost (veicolo a pedali Mini Haul). Per raggiungere un ampio pubblico generalista, Papanek utilizzava sempre un linguaggio semplice e chiaro con una buona dose di umorismo, con l’obiettivo di criticare la cieca fiducia nel consumismo e diffondere, invece, le idee della generazione del Sessantotto nell’affrontare le questioni pratiche della vita quotidiana. La visione del design è nelle idee che stimolano la creatività, permettono di risparmiare denaro e che hanno saputo proporre un approccio pratico e consapevole in anni in cui la coscienza ambientale non era ancora evoluta quanto oggi.